YOGA TIPS: PRASARITA PADOTTANASANA

“Lo yoga ci insegna a modificare ciò che non può essere accettato e ad accettare ciò che non può essere modificato.”
Cit. B. K. S. Iyengar

PRASARITA PADOTTANASANA - Piegamento in avanti con le gambe divaricate.

Dal Sanscrito Prasarita che vuol dire “espanso”, “allungato”, Pada “piede”, Uttana “allungamento intenso” e Asana “posizione”.

Già nel nome quindi viene indicato l’intenso allungamento compiuto dalle gambe.

Quest’asana è molto importante in quanto, essendo simmetrica, i due lati del corpo sono allungati ugualmente. Questo ti permette di capire quali zone sono meno flessibili e la differenza che c’è tra i due lati.
Se praticata bene, permette un benefico allungamento di tutta la schiena e di tutti muscoli posteriori delle cosce.

Prasarita Padottanasana è una posizione semi-invertita: solo la parte superiore del corpo modifica la sua classica posa, mentre la testa si appoggia al tappetino.


Variazioni

Esistono diversi modi di posizionare le mani in questa asana:

  • Aggancia l’alluce con il dito medio e l’indice.
  • Fai scivolare le dita delle mani sotto le piante dei piedi.
  • Afferrati le caviglie con le mani.
  • Porta le mani sui fianchi.
  • Posiziona le mani dietro la schiena e congiungi i palmi.

Benefici

Eseguire Prasarita Padottanasana apporta numerosi benefici nel praticante, in quanto associa gli effetti positivi del piegamento in avanti, dell’inversione e dell’asana in piedi.

  • Allunga la colonna vertebrale e stende i muscoli e i tendini posteriori della schiena e delle gambe.
  • Fortifica le spalle e la porzione superiore della schiena.
  • Rilassa i muscoli del collo, riducendone la tensione.
  • Distende i muscoli dell’interno coscia e contribuisce ad aprire le anche.
  • Ti insegna a piegarti in avanti in modo consapevole, in modo da aiutarti a prevenire disturbi alla schiena.
  • Massaggia l’addome, facilitando la digestione ed eventuali dolori intestinali o mestruali.
  • Essendo una combinazione tra una leggera inversione (la testa e il cuore sono al di sotto delle anche) e un piegamento in avanti, riduce lo stress e conferisce calma e tranquillità.
  • Riduce il mal di testa, l’ansia, l’insonnia e la pressione alta.
  • Riduce notevolmente lo stress.
  • Le cosce e le ginocchia vengono rafforzate.

Dopo aver terminato questo asana, ci si sente in pace, calmi e tranquilli, gli occhi

risplendono e la mente è placata.

I muscoli posteriori delle cosce, i polpacci ed i fianchi vengono allungati.


Consigli per i principianti

Aggiusta bene la posizione dei piedi.

Più sono distanziati più facile sarà piegarsi in avanti e raggiungere terra, ma se sono troppo lontani potresti sentirti instabile e percepire dolore dovuto ad un eccessivo stiramento delle gambe.

Non avere fretta.

Procedi con cautela, aumentando progressivamente la distanza tra i piedi. Fai attenzione a tenere sempre le piante ben appoggiate a terra.

Proteggi le ginocchia: all’inizio piega leggermente le ginocchia per evitare iperestensioni, poi progressivamente tienile sempre più dritte.

Esci lentamente dalla posizione: se sei soggetto a giramenti di testa o hai la pressione bassa, impiega qualche secondo in più per rialzarti in posizione verticale.


Stai attento se sei molto flessibile!

Se sei naturalmente molto flessibile dovrai far attenzione a non allungarti troppo rischiando di perdere l’equilibrio.

In questo caso contrai maggiormente i muscoli addominali per mantenere l’equilibrio e sostenere la schiena prevenendone l’incurvatura.

Cerca di lavorare con il respiro.

Non cercare di spingerti più in basso solo con le mani o usando solo gli addominali, senza porre minimamente attenzione alla respirazione.

Concentrati maggiormente su di essa.



Qui, nel video variante Ashtanga, versione A e D.


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